FUNZIONAMENTO COGNITIVO LIMITE

Nel 2001 l’ Organizzazione mondiale per la sanità (OMS) ha pubblicato la “International classification of functioning, disability, and health” (ICF). L’ l’ICF è complementare all’ICD-10, anche se si caratterizza (aspetto innovativo) per andare oltre una prospettiva medica tradizionale in quanto considera anche aspetti sociali e ambientali. In definitiva esso è orientato sul funzionamento e sulla salute della persona.

Scopi cruciali sono:

  • proporre un linguaggio comune per favorire la comunicazione fra operatori con competenze diverse (medici, operatori sociali, studiosi, politici, persone con disabilità e loro familiari ecc.);
  • La disabilità (quando ci sono problemi nel funzionamento) è ovviamente considerata, ma all’interno del più ampio contesto del funzionamento dell’individuo: interazione persona-ambiente;
  • Le dimensioni di base del funzionamento sono rappresentate dalle prospettive del corpo, della persona e della società.

Evidente è la complessità delle relazioni. Sono opportuni alcuni esempi riferendoci alla disabilità intellettiva.. Esso può comportare problemi a livello di funzioni e strutture corporee (ritardo nello sviluppo motorio, ipotonia, forme epilettiche ecc.), di attività (scolastiche, quotidiane, lavorative ecc.), di partecipazione (emarginazione sociale, difficoltà nella comunicazione ecc.). A loro volta i problemi presenti a livello fisico, di attività e di partecipazione possono interagire tra di loro sia in senso negativo (ad esempio i problemi motori possono limitare la partecipazione sociale) che positivo (ad esempio la partecipazione che si ha con l’inserimento in una classe normale può motivare all’apprendimento più che in una classe speciale). Cruciali e bidirezionali sono inoltre le relazioni con il contesto. Qui gli esempi sono innumerevoli. Basti pensare all’influenza positiva di una famiglia ottimale, di una scuola accogliente, di una abilitazione mirata.

Il prevedibile livello di sviluppo è possibile solo con una valutazione degli aspetti positivi (potenzialità) del funzionamento. Uno dei domini rilevanti è la partecipazione, una nozione complessa che non denota semplicemente una caratteristica funzionale o strutturale di qualche parte di una persona, ma un’attività di una persona o una caratteristica dell’ambiente fisico che denota un’interazione dinamica tra le Attività, le Condizioni di salute, i Fattori contestuali (ambientali e personali). La Partecipazione riguarda tutte le aree e gli aspetti della vita umana e a seconda della presenza di contesti favorevoli, di persone che si prendono cura, di esperienze positive e gratificanti, la persona con funzionamento intellettivo limite può sviluppare a pieno tutte le sue potenzialità e creare nuove possibilità di adattamento sociale. La Restrizione della partecipazione rappresenta uno svantaggio per una persona con una menomazione o una disabilità, soprattutto se determinato o aggravato dai Fattori contestuali. A differenza delle limitazioni rispetto al funzionamento corporeo della persona con difficoltà, una restrizione della partecipazione alle attività educative, didattiche, ludiche non rappresenta un problema che sorge dalla persona in quanto tale, ma un problema di CONTESTO SOCIALE.

DOCENTE F.S.
Dott.sa Zavattiero Paola