AUTISMO
I disturbi dello spettro autistico riguardano differenti funzionamenti della persona nell’area della comunicazione sociale e del range del comportamento e degli interessi. Il grado di compromissione è varabile negli individui: alcuni raggiungono una vita relativamente indipendente, altri necessitano di un supporto continuativo A DIVERSI LIVELLI DI PRESA IN CARICO. L’ obiettivo principale della valutazione neuro-comportamentale e psicologica è la conoscenza del soggetto in diversi ambiti del suo funzionamento. La delineazione di un profilo individuale multidimensionale implica che per ogni bambino con Disturbo dello Spettro Autistico si indaghi la presenza di caratteristiche cliniche riferibili al profilo neuropsicologico ed il livello di funzionamento adattivo rispetto alle richieste provenienti dall’ambiente. La stesura del profilo multidimensionale permette di evidenziare non solo le criticità, ma anche le potenzialità del bambino che diverranno la base sulla quale costruire il percorso abilitativo.
E’ fondamentale costruire un progetto di vita e per tale motivo le agenzie formative devono agire in modo sinergico e costruire buone prassi educative che abbiano come finalità l’inclusione effettiva e tangibile della persona con autismo.
L’istituto CREMA DUE in questi ultimi anni ha accettato la sfida educativa dell’inclusione scolastica dei ragazzi appartenenti allo spettro autistico e si è impegnato nella realizzazione di vari progetti in interdipendenza con i contesti riabilitativi. Le linee guida mettono in luce come la scuola sia uno degli interlocutori principali insieme alla famiglia e ai servizi sanitari. Per garantire un percorso di apprendimento tendente al successo formativo è fondamentale ricordare che la persona appartenente allo spettro presenta funzionamenti atipici rispetto a:
- Attenzione
I bambini autistici sembrano ancorare l’attenzione ai particolari, ai dettagli degli oggett, piuttosto che sintonizzarsi con lo sguardo dell’interlocutore. Infatti questi bambini guardano spesso la bocca dell’interlocutore o altri dettagli del viso, dello stimolo presentato senza mai rivolgere lo sguardo all’altro. Il sistema attentivo nelle persone con autismo sembra essere diverso ed appare alterato in alcune componenti funzionali che permettono di decifrare l’alfabeto sociale (Giacomo Vivanti, 2014).
- Sensorialità
Le persone con autismo hanno un funzionamento sensoriale che può essere ipo o iper rispetto ai rumori, ai suoni, agli stimoli tattili, alle luci e agli odori.
- Comunicazione sociale
I bambini hanno la capacità di comunicare ancora prima di utilizzare il linguaggio verbale. Infatti i bambini comunicano attraverso gesti o vocalizzi.
Le difficoltà di comunicazione sono riscontrabili nei bambini dello spettro, perché utilizzano pochi gesti referenziali e descrittivi, non integrano i vocalizzi con lo sguardo oppure etichettano verbalmente gli oggetti con il medesimo nome. Nei bambini verbali, più comunemente descritti ad alto funzionamento, il linguaggio è caratterizzato da peculiarità o carenze a livello fonologico, morfosintattico e pragmatico, cioè la funzione linguistica che osserva come e per quali scopi la lingua viene utilizzata. I ragazzi dello spettro comprendono e possono utilizzare il linguaggio in modo idiosincratico, perciò la comunicazione appare distorta e risulta peculiare rispetto a quella dei coetanei con sviluppo tipico. I bambini che utilizzano il linguaggio verbale spesso interpretano i contenuti in modo letterale: essi rispondono al significato letterale dell’informazione richiesta, significato che è diverso ed opposto rispetto al significato implicito (teoria della mente). Alcuni bambini sono molto verbosi e rigidi, quindi hanno difficoltà ad assumere la prospettiva dell’altro e faticano a capire la necessità di ascoltare e di utilizzare tali informazioni per dirigere il proprio comportamento in funzione di una data situazione. Succede molto spesso che questi fanciulli sono capaci di parlare a lungo di un argomento che li interessa, senza che via sia la capacità di cogliere i segnali di interesse e/o del bisogno d’informazione da parte dell’ascoltatore (Kathleen Ann Quill, 1995). Inoltre alcuni bambini verbali presentano una forma di ecolalia: ripetizione del linguaggio delle altre persone. Tale ripetizione può aver luogo nell’immediato o nel differito (a distanza di tempo) rispetto alla produzione di una frase.
L’acquisizione del linguaggio avviene attraverso uno stile gestaltico, cioè attraverso la memorizzazione e la ripetizione di unità multi-parola, inizialmente con una comprensione linguistica limitata. Tale strategia di elaborazione delle informazioni sembra spiegare i problemi principali nei soggetti con autismo, come le limitazioni nella comprensione e nello sviluppo di sistemi di regole sociali, così come nell’acquisizione di un sistema linguistico flessibile e generativo.
- Teoria della mente
Possedere una teoria della mente significa attribuire stati mentali (desideri, emozioni, intenzioni, pensieri e credenze) a se stessi e agli altri e prevedere, quindi, il comportamento delle persone sulla base dei propri stati interni.
Baron-Cohen, Leslie, Frith hanno dimostrato sperimentalmente che i bambini autistici hanno capacità simili ai loro coetanei normali nell’attribuire una causalità fisica ad un evento, ma sarebbero incapaci di rappresentare lo stato mentale di se stessi e degli altri; ciò evidenzia che nel bambino autistico è carente l’abilità di differenziare lo stato effettivo delle cose dalla rappresentazione mentale.
- Interessi, routines
Molti bambini con autismo, soprattutto a basso funzionamento, sembrano persone che hanno un problema generale nell’iniziare una relazione con gli altri. Le loro espressioni sono limitate alla comunicazione di estreme emozioni, come strillare, piangere, o accigliarsi. Sono spesso resistenti al cambiamento o all’interruzione di una routine quotidiana e preferiscono mantenere il loro ambiente costante. I cambiamenti li destabilizzano a tal punto che possono mettere in atto anche atteggiamenti auto-stimolatori e quindi di estremo evitamento come: sfarfallare con le mani, dondolarsi con il busto avanti ed indietro e vocalizzare in modo ripetitivo.
I bambini ad alto funzionamento presentano una gamma di interessi ristretti a intensità elevata: spesso il fascino per tali argomenti può assorbire totalmente la persona ed estraniarla dal contesto sociale. A livello educativo didattico tali interessi possono essere sfruttati per l’apprendimento di diverse discipline (Attwood, 2012), soprattutto in compiti che richiedono capacità di ragionamento deduttivo o inferenziale o che richiedono un pensiero logico formale (Piaget, 1923).
DOCENTE F.S.
Dott.sa Zavattiero Paola